Nel 2024 l’Italia si è confermata meta ambita per milionari ed ultramilionari attratti dal neo-introdotto regime fiscale che prevede una imposta sostitutiva forfetaria annuale da applicarsi ai redditi esteri. Un ulteriore fattore di attrazione è stato rappresentato dalla prospettiva di un contesto socioeconomico caratterizzato da stabilità, assenza di conflitti, sicurezza e protezione sociale. A partire da luglio 2024, infatti, la politica italiana di attrazione dei redditi e dei patrimoni esteri risponde alla crescente ricerca di sicurezza finanziaria e sociale avanzata da 128mila super ricchi in cerca di una nuova residenza fiscale, proponendo un attrattivo pacchetto che prevede l’applicazione di un’imposta sostitutiva di 100.000 euro, elevata a 200.000 euro dal decreto-legge 113/2024 per i neo-residenti dall’11 agosto 2024.
Sebbene la flat tax sia l’attrazione primaria del pacchetto, vi sono altri elementi da valutare nell’interezza di tale manovra, in primis l’estensione della contribuzione agevolata anche ai familiari dei neo-residenti, che possono estendere il beneficio a coniugi, figli, fratelli, sorelle, genitori, suoceri, generi e nuore, sottoposti ad un’imposta sostitutiva di 25.000 euro ciascuno. Nonostante questo beneficio fiscale sia di grande interesse per i super ricchi anche per la sua estendibilità a parenti ed affini, si devono prima di tutto prendere in considerazione gli aspetti burocratici che ne precedono l’ottenimento, in primis l’idoneità del soggetto richiedente. Per beneficiare della flat tax e delle agevolazioni annesse, infatti, l’aspirante neo-residente non deve essere stato fiscalmente residente in Italia per almeno nove dei dieci esercizi fiscali precedenti alla presentazione della richiesta. La procedura, nel complesso agevole, richiede un primo controllo da parte delle autorità, alle quali è consigliabile per l’interessato richiedere il cosiddetto tax ruling. Inoltre, il richiedente deve indicare l’effettivo luogo di precedente permanenza e la provenienza dei fondi. Tale procedura si effettua prima dell’iscrizione del soggetto ai registri all’anagrafe e del relativo controllo da parte delle autorità competenti, che sanciscono l’effettivo trasferimento del neo-residente in Italia.
L’introduzione della flat tax per i cosiddetti High Net Worth Individuals proietta quindi il nostro Paese nell’universo dei paradisi fiscali, permettendo all’Italia di diventare la principale destinazione europea del 2024 per i milionari su scala globale, eguagliando o potenzialmente superando Svizzera, Grecia e Portogallo. I vantaggi per gli aspiranti neo-residenti, indubbiamente estensivi, prevedono infatti la possibilità di trasferire il reddito estero in Italia senza pagare tasse aggiuntive, oltre che l’esenzione da obblighi di monitoraggio fiscale e dai pagamenti dell’imposta patrimoniale. Le agevolazioni collegate alla flat tax annoverano infine esenzioni significative anche rispetto a successioni e donazioni, implicando la possibilità di trasmettere beni esteri in esenzione di imposta o sottoponendo a tassazione i soli beni e diritti posseduti in Italia.
Sebbene le modifiche regolamentari al regime di tassazione agevolata siano di recente introduzione, i potenziali neo-richiedenti possono già individuarne i notevoli punti di forza; uno fra tutti la flessibilità che permette di scegliere quali asset includere nella flat tax per la durata di quindici anni.
In conclusione, l’applicazione del regime fiscale agevolato per i super ricchi dà visibilità al nostro Paese, seppure lasciando alcune questioni aperte, quali l’effettivo contributo di questi ingenti ingressi di capitale alla crescita del sistema paese, essendo da verificare il legame con gli investimenti produttivi.